"Nel corso di una malattia siamo costretti a posizionarci sul corpo
che da silenzioso e implicito diventa la prima alterità di me stesso"
Come neuropsicologa mi occupo della valutazione, della diagnosi e del trattamento
dei disturbi cognitivi ed emotivo-comportamentali acquisiti
o legati all’invecchiamento sano e patologico.
Prendersi cura di sé, pianificare la giornata, comunicare con gli altri
sono solo alcune delle attività che ciascuno di noi compie ogni giorno
senza prestare troppa attenzione (almeno così sembra).
In realtà, anche per svolgere semplici azioni quotidiane e interagire con il mondo,
impieghiamo costantemente numerose funzioni cognitive
come attenzione, memoria, orientamento e consapevolezza di sé.
Preservare tali funzionalità e abilità cognitive è essenziale per il mantenimento
dell'autonomia personale in termini di benessere psicofisico e possibilità esistenziali.
Si consiglia uno screening preventivo dai 60 anni
Inoltre, svolgo colloqui specifici per familiari e caregivers
di pazienti con disturbi neurocognitivi, malattie croniche o patologie ad alto carico assistenziale,
volti a spiegare la natura dei cambiamenti cognitivi e comportamentali dei loro assistiti
e a fornire utili strategie per il loro contenimento e un'adeguata gestione.
Valutazione Neuropsicologica: di cosa si tratta?
La valutazione neuropsicologica è un importante strumento diagnostico
nell'indagine dello stato di salute della persona,
Può essere effettuata al fine di monitorare lo stato delle varie funzioni cognitive (memoria, attenzione, concentrazione, capacità esecutive, abilità prassiche) e la loro evoluzione nel tempo.
Consiste nella somministrazione e successiva elaborazione di test standardizzati che consentono di delineare il profilo cognitivo di quella persona.
Permette anche di stimare le abilità residue in termini di potenzialità e orientare la riabilitazione neuro-cognitiva, strumento indispensabile al fine di mantenere o recuperare parzialmente le funzioni cognitive compromesse.
La valutazione rappresenta inoltre un importante strumento per orientare famigliari e caregivers verso comportamenti stimolanti e adeguati nei confronti dei congiunti affetti da deterioramento cognitivo.
Particolarmente utile in caso di: